Servizio di Cremazione
La libertà di tornare al mondo
Sempre più frequente alle nostre latitudini, la cremazione è quell’atto che se da un lato viene richiesto in ossequio ad una serie di esigenze di tipo igienico-ambientale proprie della società moderna, dall’altro segna più compiutamente la libertà del singolo di destinare le proprie ceneri ad uno spazio che non ha fissità né perimetro del terreno o di un loculo.
E’ la libertà, dunque, di tornare al mondo, di disperdersi nell’aere, purché nel rispetto delle leggi regionali o, in loro assenza, dell’ordinamento civile (art. 117, comma 2). Presso la Casa Funeraria di Firenze non solo è possibile avviare tutte le pratiche per procedere al servizio e compiere così le volontà del defunto, ma anche scegliere l’urna cineraria di cui i nostri uffici offrono ampia scelta. Consapevoli che a Firenze la cremazione è molto richiesta, abbiamo avviato da tempo una sinergia con Socrem, l’ente morale che realizza la scelta cremazionista e sulla quale siamo in grado di fornirvi ogni informazione al riguardo.
Consegna dell'urna e Assistenza
Ciascuna delle nostre agenzie si avvale di personale qualificato per fornirvi assistenza e confortarvi rispetto all’opportunità culturale, religiosa e igienica della cremazione. E’ importante, infatti, conoscerne ogni fase e requisito, come ad esempio la necessità di servirsi di una cassa ecologica trattata con vernici ad acqua e corredata di manici di legno.
Le ceneri vengono raccolte nell’urna che viene a sua volta saldata con impresse le generalità del caro estinto. Le urne cinerarie sono di materiale biodegradabile e possono essere inumate o disperse. L’affidatario - una persona, un’associazione o un ente scelto dal defunto o da un suo parente – è anche il diretto responsabile delle ceneri, motivo per cui la consegna viene annotata su un registro comunale ed è passibile di controlli da parte dell’autorità competente.
Le spese relative al servizio e tutte le pratiche di cremazione vengono anticipate ed espletate da Ofisa, così che anche la burocrazia non rappresenti un ulteriore ostacolo psicologico e morale per chi rimane.
